Pasolini 100 tra Venezia e Bologna
La Cineteca di Bologna presenta alla Mostra del Cinema di Venezia il restauro di Teorema di Pier Paolo Pasolini.
E dal 3 al 5 agosto in Piazza Maggiore a Bologna saranno programmati tre film del regista: Accattone, Mamma Roma, Uccellacci e uccellini.
Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, si rinnovano le iniziative della Cineteca di Bologna in omaggio al poeta, intellettuale e regista nato proprio a Bologna il 5 marzo 1922.
Il restauro di Teorema alla Mostra del Cinema di Venezia
Alla 79ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (in programma dal 31 agosto al 10 settembre), la sezione Venezia Classici presenta il restauro del film Teorema, realizzato dalla Cineteca di Bologna e Mondo TV Group, in collaborazione con Cinema Communications Services, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.
Teorema torna così alla Mostra di Venezia, dopo la prima alla tumultuosa edizione del 1968, occasione in cui Laura Betti venne premiata con la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione femminile.
Premiato in un primo momento dall’OCIC – Organisation Catholique Internationale du Cinéma (che, qualche mese dopo, sconfessò il riconoscimento), poi attaccato da «L’Osservatore Romano», processato (con iniziale condanna dell’autore e del produttore), infine assolto, Teorema rivive ora grazie al restauro e torna, come tutta l’opera di Pasolini, a interrogare le nostre coscienze contemporanee.
Diretto da Pasolini nel 1968 e interpretato da un grande cast composto da Terence Stamp, Massimo Girotti, Silvana Mangano, Anne Wiazemsky, Laura Betti, Teorema ha preso corpo assieme al romanzo ed entrambe le opere portano lo stesso titolo: “Teorema è nato – ha raccontato lo stesso Pasolini –, come su fondo oro, dipinto con la mano destra, mentre con la mano sinistra lavoravo ad affrescare una grande parete (il film omonimo). In tale natura anfibologica, non so sinceramente dire quale sia prevalente: se quella letteraria o quella filmica. Per la verità, Teorema era nato come pièce in versi, circa tre anni fa; poi si è tramutato in film, e, contemporaneamente, nel racconto da cui il film è stato tratto e che dal film è stato corretto”.
Intervistato nel 1970 da Jean Duflot, Pasolini ha così descritto il film: “Teorema, come indica il titolo, si fonda su un’ipotesi che si dimostra matematicamente per absurdum. Il quesito è questo: se una famiglia borghese venisse visitata da un giovane dio, Dioniso o Jehovah, che cosa succederebbe? Parto dunque da una pura ipotesi. L’ideologia comincia con questa constatazione: la società industriale si è formata in totale contraddizione con la società precedente, la civiltà contadina (rappresentata nel film dalla serva), la quale possedeva in proprio il sentimento del sacro. Successivamente questo sentimento del sacro si è trovato legato alle istituzioni ecclesiastiche ed è talvolta degenerato fino alla ferocia, specie quando alienato dal potere. Ecco, in ogni caso il sentimento del sacro era radicato nel cuore della vita umana. La civiltà borghese lo ha perduto. E con che cosa l’ha sostituito, questo sentimento del sacro, dopo la perdita? Con l’ideologia del benessere e del potere”.
Tre serate in Piazza Maggiore a Bologna con Accattone, Mamma Roma e Uccellacci e uccellini
Intanto a Bologna, nell’ambito del cartellone di Sotto le stelle del cinema, la manifestazione estiva promossa dalla Cineteca in Piazza Maggiore fino al 14 agosto, si terrà una tre giorni pasoliniana con le proiezioni di Accattone (mercoledì 3 agosto), Mamma Roma (giovedì 4 agosto) e Uccellacci e uccellini (venerdì 5 agosto).
Accattone segna l’esordio di Pasolini alla regia nel 1961: “Mi sono affacciato a guardare quello che succedeva dentro l’anima di un sottoproletario della periferia romana e vi ho riconosciuto tutti gli antichi mali (e tutto l’antico, innocente bene della pura vita). Non potevo che constatare: la sua miseria materiale e morale, la sua feroce e inutile ironia, la sua ansia sbandata e ossessa, la sua pigrizia sprezzante, la sua sensualità senza ideali, e, insieme a tutto questo, il suo atavico, superstizioso cattolicesimo di pagano. Perciò egli sogna di morire e di andare in paradiso”.
La proiezione di Accattone, mercoledì 3 agosto, sarà preceduta da un eccezionale documento, ritrovato pochi mesi fa da Rosalie Varda, figlia della grande regista Agnès Varda: si tratta di 4 minuti, rimasti inediti per decenni, nei quali Agnès Varda intervista Pier Paolo Pasolini, lungo le strade di New York.
Secondo film diretto da Pasolini, nel 1962, Mamma Roma è in programma giovedì 4 agosto: “Mamma Roma – ha detto Gianni Amelio – fu alla sua uscita un film così nuovo da sconcertare persino chi l’aveva concepito e interpretato. Ed è cresciuto nel tempo, è uno dei vertici di Pasolini regista, la creazione più forte di Anna Magnani”.
Altro immenso attore trasfigurato nel 1966 da Pasolini è il Totò di Uccellacci e uccellini che vedremo venerdì 5 agosto: “Non ho mai dato un congedo a un film, così indifeso, così delicato, così riservato come Uccellacci e uccellini. Non solo non assomiglia ai miei film precedenti, ma non assomiglia a nessun altro film. Non parlo della sua originalità, sarebbe stupidamente presuntuoso, ma della sua formula, che è quella della favola col suo significato riposto. Una favola che, come tutte, consiste in una serie di prove attraverso cui gli eroi devono passare. I miei eroi, nella fattispecie, dopo simili prove, non sembrano però ottenere nessun privilegio: né regni né principesse. Non resta loro, dopo quelle prove, che affrontare altre prove. Nessuna vera e propria favola era mai finita così! In mezzo a tanta difficoltà, ho avuto in compenso la gioia di dirigere Totò e Ninetto, uno stradivario e uno zufoletto: ma che bel concertino! Pertanto, anche se non posso imprudentemente schierarmi con quei critici e quegli amici che considerano questo il mio film migliore – credo, ancora con maggior orgoglio, di poter dire che è il mio film più puro”.
La mostra Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative
Viene inoltre prorogata fino al 2 novembre l’apertura della mostra Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative, allestita sempre a Bologna nel Sottopasso di Piazza Re Enzo: un confronto tra le ispirazioni ricevute dalla grande storia dell’arte e i film di Pasolini.
La mostra sarà aperta fino al 14 agosto e riaprirà dal 24 agosto al 2 novembre.