Incontro con Antonio Bigini e con il produttore Claudio Giapponesi
Anni Settanta. In un paesino dell’appennino romagnolo, il piccolo Pietro, cresciuto da un padre duro e asfissiato dai debiti, manifesta doti misteriose: piega metalli al solo tocco. Uno scienziato americano comincia a studiarlo. L’esordio di Antonio Bigini, selezionato nella sezione Generation dell’ultima Berlinale, è un dramma familiare e una fiaba a tinte fosche, liberamente ispirata alla vera storia dei minigeller, bambini con dei supposti poteri psicocinetici.