Tutti per Uma

(Italia/2021) di Susy Laude (90')
Tutti per Uma

(Italia/2021) di Susy Laude (90')

I Ferliga sono una famiglia di viticoltori tutta al maschile in cui tutti, tra continui litigi e reciproche insofferenze, provano inutilmente a raddrizzare l'azienda di famiglia, un tempo famosa in tutta Italia, ma ormai indebitata e quasi in mano alle banche. Con l'arrivo di Uma, però, le cose cambiano. Invece di scappare da quel manicomio, la misteriosa ragazza deciderà di aiutarli, portandoli a tirar fuori il meglio di sé.



“Una Mary Poppins all’italiana che improvvisamente appare in una famiglia di viticoltori tutta al maschile. Si chiama Uma, è interpretata da Laura Bilgeri, e porterà un po’ di gioia e d’amore in questa famiglia composta da un nonno (Antonio Catania), che ha inventato lo spumante Ferlinga, i suoi due figli Dante (Lillo Petrolo), un bambinone mai cresciuto, ed Ezio (Pietro Sermonti), un vedovo che si è dato all’apicoltura, e i suoi due nipotini: Francesco, appassionato di danza, ed Emanuele, il più piccolo. E’ Tutti per Uma, opera prima di Susy Laude. Una favola a tutti gli effetti. Ovviamente, come in ogni fiaba, non poteva mancare il cattivo della storia, qui interpretato da Dino Abbrescia. In realtà è quasi una meta-favola, perché tantissimi sono i riferimenti dalla già citata Mary Poppins (la famiglia, proprio come nell’originale, ha un’ipoteca pendente sulla casa) a Il soldatino di piombo fino a La bella addormentata nel bosco (anche se qui è la principessa che bacia il principe). Il risultato è un family che gioca con gli stereotipi di genere e che affronta con leggerezza anche temi più seri quali il bullismo (il bambino cicciottello ama ballare e per questo viene preso in giro dai suoi coetanei).  I rimandi comunque sono tanti, e non sono solo le favole. Primo tra tutti il film Little Miss Sunshine. Laddove la sgangherata famiglia degli Hoover si metteva in viaggio su un cadente pulmino verso il concorso di bellezza per bambine più famoso della California e la piccola Olive, non proprio conforme agli standard (cicciottella e con un paio di spessi occhiali da vista) conquistava la platea ballando sul palco. Qui è Francesco a vincere la sfida facendo quello che gli piace e disinteressandosi del fatto che lui sia giusto o sbagliato e  la famiglia dei Ferlinga a seguirlo in questa avventura.”


Giulia Lucchini, “Cinematografo.it”